Emigrare per qualcosa sta bene... Entra nell'ordine delle cose ma si deve sapere che ci sia qualcuno che sappia, perché si emigra. Emigrare per qualcosa rientra nell'ordine delle cose, ma sapere qual'è questo qualcosa per il quale si emigra. Si crede che emigrando si possono raggiungere tanti fini che mai si potrebbero raggiungere stando nella propria terra. Quindi non si emigra, perché si senta una necessità imperiosa, non si tratta più di vita o di morte, ma di una semplice credenza di poter migliorare le proprie condizioni. Già si entra nel campo delle probabilità. Si è sentito che il tizio è ritornato con dei Quattrini però non si è mai parlato di caio, che è ritornato più povero di prima o non è potuto assolutamente tornare perché non ha mai avuto la possibilità di farlo. Sperando che si possa imitare al tizio, si desidera ardentemente emigrare perché come lui si possa ritornare e non solo si possano vedere i frutti dei propri guadagni Ma che si pos

Per poter dare un'idea esatta di quale sia la situazione in Venezuela è necessario ritornare indietro di vari anni e incominciare analizzare molti fattori di grande importanza. Qualsiasi informazione data per chi non ha vissuto giorno per giorno in contatto con italiani e venezuelani potrebbe essere troppo vaga, o, addirittura, errata. Stiamo assistendo oggi a una ondata di odio che stava culminando in una dimostrazione Popolare contro gli stranieri e, in particolare, contro gli italiani. Tale dimostrazione, grazie all'intervento energico del governo e al buon senso della maggior parte dei venezuelani, è stata scongiurata. L'odio probabilmente continuerà a covare in molti animi. A che cosa è dovuto tale odio? Le cause bisogna andarle a cercare durante tutto il periodo della dettatura, perché la affondano le loro radici. Il Venezuela è un paese ricchissimo e, bene amministrato, avrebbe potuto dare grandi possibilità di lavoro sia a nazionali che a stranieri

El Embajador Pietro Benassi trajo la muestra de solidaridad del gobierno de Conte a los connacionales. Mencionó el aporte del gobierno italiano de 500.000 dólares para medicinas y otros materiales vinculados con la salud. Mencionó que se agotó rápidamente por la alta demanda, y por ello, entendí que continuarán contribuyendo para ayudar. Que no han abandonado a sus connacionales. Por otro lado, expresó que era muy importante para Conte este encuentro, esta reunión con sus connacionales italianos, que resultó numerosa, bastante nutrida, y es la expresión más contundente de prestar atención a los connacionales en Venezuela. Informó que se reunirá tanto con el gobierno de Nicolás Maduro, como el presidente de la Asamblea Nacional Juan Guaidó, porque Italia es parte de la Comisión de Contacto del Parlamento Europeo. En conclusión, aprecio mucho el esfuerzo y el apoyo del Gobierno Italiano a los connacionales en Venezuela. Obviamente, no será efectiva 100% porque el número de peticiones, s

Risponde l'ACI a Giuseppe Gino , Presidente della Fondazione Italia Cívica 1 : Un turista di un Paese che non fa parte della Comunità Europea, come il Venezuela, può guidare in Italia con la propria patente nazionale, se questa è accompagnata dalla patente internazionale, conforme al modello di Ginevra del 1949, che ha validità 1 anno oppure conforme al modello di Vienna del 1968, che ha validità 3 anni, oppure da una traduzione giurata, eseguita da un traduttore ufficiale accreditato presso un'ambasciata ad esempio l'Ambasciata del Venezuela in Italia oppure l'Ambasciata italiana in Venezuela oppure un traduttore accreditato presso un tribunale. Un turista può così guidare in Italia per un periodo massimo di un anno, dopodichè deve prendere la residenza in Italia e, nel caso della patente venezuelana che non è purtroppo convertibile in patente italiana, sostenere gli esami per ottenere la patente italiana. --- Allora: Non più confusioni